La maggior parte di coloro i quali rispondono ad un’offerta di lavoro, molto spesso, si gettano a capofitto nella redazione del curriculum vitae perfetto. Al contrario, trascurano o non prestano affatto attenzione, alla lettera di presentazione. Uno strumento, che, al contrario, può rivelarsi particolarmente utile per emergere fra tutti i profili che arrivano sulla scrivania del selezionatore. In questo articolo, pertanto, vedremo come scrivere una lettera di presentazione capace di attirare l’attenzione.
Che cos’è una lettera di presentazione
Prima di addentrarci nei segreti delle tecniche di scrittura, definiamo cos’è una lettera di presentazione. Una lettera presentazione, in primo luogo, accompagna sempre il curriculum vitae del candidato. Non lo sostituisce, ma lo arricchisce. In essa, infatti, saranno riportate alcune informazioni che, giocoforza, non potranno essere comunicate attraverso il curriculum stesso. Per esempio:
- quali sono le motivazioni per cui il candidato si sta offrendo all’azienda?
- quali sono le aspirazioni professionali del candidato?
- qual è il valore aggiunto che il candidato può apportare all’azienda?
Queste, naturalmente, sono solo alcune delle informazioni che possono essere inserite nella propria lettera di presentazione. L’importante è che il risultato finale risulti chiaro, comprensibile e assolutamente privo di errori ortografici o grammaticali. Adesso che abbiamo capito che cos’è, vediamo come si scrive una lettera di presentazione.
Come scrivere una lettera di presentazione
In primo luogo, convinciamoci da subito del fatto che non esiste una lettera di presentazioni adatta a due aziende diverse. Come vedremo, infatti, le lettere di presentazione devono essere modellate sull’azienda e sulla posizione lavorativa per la quale il candidato si sta offrendo.
Per questo motivo, prima di mettersi al computer, magari alla ricerca di un esempio di lettera di presentazione, è bene informarsi in maniera accurata sull’azienda stessa, ciò di cui si occupa, la sua storia, chi sono gli altri lavoratori, e sulla posizione lavorativa stessa. A questo scopo, almeno in prima analisi, possiamo fare un’accurata ricerca sul sito web o suoi canali social dell’azienda. La ricerca, sin da subito, consentirà di individuare con maggiore facilità quali sono gli aspetti preminenti che il selezionatore cercherà e, dunque, quelli sui quali investire nella propria lettera di presentazione.
Individuate queste caratteristiche, sarà più semplice selezionare le motivazioni, le qualità e i valori aggiunti che possono interessare all’azienda. In questo senso, come per il curriculum vitae, non occorre inventare nulla: maggiore sarà la trasparenza con cui ci presenterà, minore sarà il rischio di delusioni in futuro.
Dal punto di vista stilistico, la lettera di presentazione non dovrà essere necessariamente formale. Anzi, a meno che dalle ricerche preliminari non sia emersa una predilezione per il formalismo, è preferibile utilizzare uno stile chiaro e semplice. La lettera, pur dovendo contenere tutte le informazioni, dovrà essere concisa: ricordiamo che, attualmente, l’attenzione media di una persona è inferiore a quella di un pesce rosso. È bene fare attenzione, quindi, ad evitare di ripetere cose già scritte nel curriculum.
Come strutturare la lettera di presentazione
La lettera di presentazione, come detto, deve essere personalizzata sull’azienda e sulla posizione lavorativa. Tuttavia, è possibile affidarsi ad una struttura di base, che consente di dare un senso logico alla presentazione. In particolare, è possibile immaginare quattro parti:
- intestazione: la lettera può essere indirizzata al Responsabile delle Risorse umane dell’azienda, eventualmente reperendo il nome online o presso l’azienda stessa, e deve indicare i dati del candidato; laddove non fosse possibile reperire il nome, si può genericamente indirizzare al Responsabile stesso;
- introduzione: nella prima parte iniziale della lettera occorre specificare la posizione lavorativa per la quale il candidato si offre (in azienda potrebbero essere alla ricerca di più profili e, senza indicazione, potrebbero non capire per quale ci si sta candidando); successivamente, senza diventare eccessivamente autoreferenziali, si possono sottolineare le competenze, le attitudini e le esperienze lavorative precedenti particolarmente significative per l’azienda;
- corpo: nella parte centrale della lettera dovranno essere evidenziate le motivazioni, specialmente in caso di lettera di presentazione candidatura spontanea, che spingono il mittente ad offrirsi per il lavoro; va da sé che questa è la parte più importante della lettera, quella dove è possibile fare la differenza;
- conclusioni: nella parte finale, se possibile, si rimarcano i propri punti di forza, si ringrazia per l’attenzione e ci si mette a disposizione per un eventuale colloquio.
Alcuni consigli per la lettera di presentazione perfetta
Scrivere una lettera di presentazione perfetta non è semplice. Tuttavia, alcuni consigli possono aiutare il candidato ad emergere dalla massa. In particolare:
- il selezionatore, specialmente se è un dipendente interno o addirittura il titolare dell’azienda, vuole capire che la scelta di candidarsi non è casuale; attraverso le motivazioni della propria candidatura, facciamo comprendere che l’azienda è stata selezionata perché gli obiettivi aziendali coincidono coi propri;
- per rendersi interessante agli occhi di un’azienda non occorre necessariamente un elenco di competenze, molte delle quali inutili per la posizione lavorativa; piuttosto, meglio selezionare quelle rilevanti per la posizione lavorativa, magari motivandole con esperienze pregresse;
- come sempre quando si consegna un testo scritto, che si tratti del curriculum vitae o della lettera di presentazione, rileggiamo più volte quanto scritto, cercando di evitare i refusi; se vogliamo stare al sicuro, magari, facciamo rileggere il testo ad una seconda persona.
Adesso siete pronti per scrivere la vostra lettera di presentazioni. Rispettate queste poche regole, date valore alla vostra candidatura e perseverate: alla fine, il telefono squillerà senz’altro.