La Legge di Bilancio 2022 prevede nuove agevolazioni per le assunzioni e, in particolare, per sostenere i lavoratori in cassa integrazione straordinaria (CIGS).
Prima di vedere nel dettaglio quali sono gli sgravi fiscali previsti per le assunzioni, è utile fare una panoramica delle diverse novità introdotte dalla nuova Legge di Bilancio per quanto concerne il lavoro privato.
Il Governo Draghi ha, infatti, attuato una manovra espansiva da 36,5 miliardi a conferma delle direttive EU e del PNRR(Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
La Legge di Bilancio dispone la proroga di numerosi incentivi, tra cui quelli per:
- Formazione 4.0;
- Fondo Nuove competenze;
- Contratti di apprendistato di primo livello per i giovani under 24;
- Fondo Politiche Attive Giovanili;
- Fondo Garanzia per le PMI.
In questo articolo ci occuperemo delle agevolazioni fiscali previste per l’assunzione dei lavoratori svantaggiati con contratto a tempo indeterminato oppure mediante apprendistato professionalizzante.
Cosa sono le agevolazioni assunzioni per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria?
Le agevolazioni sono sgravi contributivi e sostegni economici per promuovere le assunzioni di specifiche categorie di lavoratori. In particolare, i sostegni sono destinati ai lavoratori svantaggiati, ovvero che:
- Non hanno un impiego redditizio da almeno 6 mesi;
- Hanno tra i 15 e i 24 anni o superano i 50;
- Hanno almeno 25 anni e vivono soli con una o più persone a carico;
- Non hanno un diploma oppure hanno completato la formazione da massimo 2 anni e non hanno ancora ottenuto un impiego redditizio;
- Lavorano in un settore con ampia disparità di genere e appartengono al genere sottorappresentato;
- Rappresentano una minoranza etnica e necessitano di formazione linguistica e professionale.
Le Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 243-247) riconosce un contributo mensile ai lavoratori privati che assumono lavoratori in CGIS, per un massimo di 12 mesi. Il comma 243 recita:
“Al datore di lavoro che assume, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, i lavoratori beneficiari del trattamento straordinario di integrazione salariale (…), è concesso, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta al lavoratore, un contributo mensile pari al 50 per cento dell’ammontare del trattamento straordinario di integrazione salariale (…) che sarebbe stato corrisposto al lavoratore. Il predetto contributo non può essere erogato per un numero di mesi superiore a dodici.”
Nel prossimo paragrafo vedremo nel dettaglio a chi spetta l’esonero contributivo.
Leggi anche: Programma GOL: cos’è e come funziona la garanzia di occupabilità dei lavoratori
A chi spettano gli incentivi per le assunzioni in CIGS?
Come stabilito dall’articolo 1 commi 243-244 della Legge di Bilancio, gli sgravi fiscali per le assunzioni spettano ai datori di lavoro privati che:
- Assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato i lavoratori in cassa integrazione straordinaria;
- Nei 6 mesi precedenti l’assunzione non abbiamo provveduto a licenziamenti individuali o collettivi.
L’incentivo spetta anche in caso di assunzione con apprendistato di qualificazione o riqualificazione professionale, come previsto dal comma 148 che modifica l’articolo 47, comma 4, del decreto legislativo 81/2015. Il nuovo esonero contributivo non prevede limiti di età per il lavoratore.
Come funziona l’esonero contributivo per i percettori di CIGS
Per capire qual è il risparmio del datore di lavoro che assume un lavoratore in CIGS aderente all’accordo di transizione occupazionale facciamo un esempio concreto.
Immagina di essere il capo di una PMI con un numero di 14 dipendenti. A partire dal 10 febbraio 2022 hai assunto una risorsa che percepisce indennità di CIGS di €1.000,00 al mese. Viene stipulato un contratto tessile e abbigliamento a livello 3, per un importo mensile pari a € 1.376,00.
Lo sgravio fiscale è pari al 50% dell’indennità in corso di erogazione, dunque 500 euro mensili.
Valutiamo le due possibilità di assunzione:
- con contratto di apprendistato;
- a tempo indeterminato.
Qual è il risparmio per il datore di lavoro?
Sulla base delle informazioni precedentemente illustrate, il titolare della PMI può ottenere un risparmio del:
- 22% se il contratto è a tempo indeterminato;
- 49%, se il contratto è in apprendistato.
Contatta DeaForm se hai bisogno di maggiori informazioni circa in merito ad assunzioni e formazione dei lavoratori.